Sarà Vermiglio di Maura Delpero, Leone d’Argento all’ultima Mostra di Venezia a rappresentare l’Italia agli Oscar, nella categoria del miglior film internazionale.
Il gruppo di selezionatori ha scelto un’opera seconda preferendola a Parthenope di Sorrentino e ad altri diciassette titoli.
Il 17 dicembre sapremo se è entrato nella shortlist dei 15 migliori e il 17 gennaio avremo le cinque nominations.
Il sala Vermiglio ha incassato 11.000 euro con appena 1850 spettatori nella sua prima settimana di uscita in Italia, ma già da questo weekend sarà in 70 sale. Speriamo che il pubblico, almeno quello di casa nostra, sappia riconoscere il talento e la cura di questo piccolo film autentico.
Le ultime candidature italiane in quella categoria sono state quelle di E’ stata la mano di Dio e di Io capitano di Sorrentino e Garrone.
Il termine per scegliere i candidati nazionali non è ancora scaduto, ma alcuni titoli si conoscono già: l’Argentina ha mandato Kill The Jockey di Luis Ortega, il Brasile I’m Still Here di Walter Salles, la Danimarca The Girl with the Needle di Magnus von Horn, la Francia Emilia Pérez di Jacques Audiard, la Germania Il seme del fico sacro dell’iraniano Mohammad Rasoulof, il Giappone Cloud di Kurosawa Kiyoshi, la Lettonia l’animazione Flow – Un mondo da salvare di Gints Zilbalodis, la Norvegia Armand di Halfdan Ullmann Tøndel, il nipote di Bergman, il Portogallo Grand Tour di Miguel Gomes, la Romania Three Kilometres to the End of the World di Emanuel Pârvu, il Senegal l’Orso d’Oro Dahomey di Mati Diop, l’Islanda Touch di Baltasar Kormákur, Hong Kong Twilight of the Warriors: Walled In di Soi Cheang.
Il resto lo sapremo tra qualche giorno… ma il grandissimo favorito sembrerebbe Jaques Audiard.
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