Debutto soft lo chiama Deadline nel suo report in anteprima.
E’ quello che tutti si aspettavano in effetti.
Per l’ultimo quinto Indiana Jones i dati del box office internazionale recitano 130 milioni di dollari globali di cui 60 negli Stati Uniti.
Qualcuno si attendeva di più? Forse solo Kathleen Kennedy e la Disney che hanno comprato la Lucasfilm per 4 miliardi di dollari proprio per Stars Wars e per il Dott. Henry Jones.
Il film è costato oltre 300 milioni solo idi produzione e i consueti 100 milioni di copie e marketing. Questo vuol dire che il break even è più fissato a 1 miliardo, 1 miliardo e 200, perchè la Disney possa vedere un profitto dal film. Il cinemascore è appena B+ e quindi anche il passaparola sarà piuttosto fiacco.
Peraltro dalla Cina non arriveranno aiuti: il personaggio è sconosciuto e infatti il nuovo film ha incassato appena 2,3 milioni di dollari.
Il Regno del Teschio di Cristallo, l’episodio più deriso e dimenticato della pentalogia aveva aperto nel 2008 con 272 milioni di dollari nel mondo. La somma aggiustata con l’inflazione è francamente imbarazzante se confrontata ai dati di oggi. Ma forse questo risultato è anche figlio di quella delusione, dell’assenza di Spielberg e Lucas da questa quinta avventura, dalla disillusione dei vecchi fans cinquantenni e dall’indifferenza del pubblico di ragazzini che sa ben poco del Fedora e della frusta dell’archeologo avventuriero o ne ha visto distrattamente qualche replica televisiva.
I Transformers hanno aperto sotto le attese, The Flash non ne parliamo neppure, la Pixar inanella flop dopo flop, neanche Toretto e soci sembrano funzionare più e in questa estate cinematografica solo Super Mario Bros e i Guardiani della Galassia sembrano essersela cavata assieme all’animazione di Lord & Miller Spider-Man: Across the Spider-Verse.
Cominciano a circolare articoli preoccupati che preannunciano che neppure Mission: Impossible 7 e la coppia Barbie-Oppenheimer che usciranno a luglio potranno contare su un debutto superiore ai 100 milioni di dollari, quello che ormai definiva la logica del blockbuster del XX secolo.
Alla spalle di Indiana Jones questa settimana resta Spider-Man con 11 milioni e un totale di 339 in cinque settimane, quindi Elemental con 11 milioni ei 88 complessivi.
La commedia con Jennifer Lawrence Una fidanza in affitto è quarto con 7,5 e 29 totali: insomma non proprio il grande ritorno della romantic comedy.
Transformers: Il risveglio è quinto con 7 milioni e 136 totali.
La sirenetta ha raggiunto i 280 milioni e The Flash è vicinissimo ai 100, mentre Asteroid City cala a 3,8 milioni questo weekend con un totale robusto di 18 milioni.
In Italia Indiana Jones e il quadrante del destino ha raccolto poco meno di 2,4 milioni di euro complessivi in 5 giorni di programmazione.
Alle sue spalle Elemental, che aggiunge un milione e si porta a 3,5 complessivi, quindi una voragine ci accompagna al terzo posto di The Flash con 2,4 milioni complessivi, ma meno di 200.000 euro in questo weekend.
Spider-Man Across the Spider-Verse ha superato i 6 milioni, Una fidanzata in affitto arranca sotto i 600.000 euro in due settimane.
Bene La sirenetta con 11,5 milioni di euro.
Nonostante la tafazziana promozione ministeriale che sconta il biglietto ai film nazionali in un periodo in cui non ne è uscito neanche uno, l’unico a resistere in top ten nonostante sia in sole 40 sale ormai è Rapito di Bellocchio che ha incassato 1,6 milioni sinora.
Rispetto ad un anno fa il dato complessivo del box office italiano fa segnare un + 193%. Qualcosa sembra muoversi, anche se l’attenzione è tutta rivolta alle poche uscite di rilievo.
