Al New York Film Festival per presentare un documentario sulla band dei New York Dolls, Personality Crisis: One Night Only, Martin Scorsese si è lasciato andare a considerazioni piuttosto amare.
“Il cinema è svalutato, sminuito, mortificato da ogni prospettiva, non necessariamente dal lato degli affari ma sicuramente da quello dell’arte. Dagli anni ’80 c’è stato un continuo focus sui numeri. È un po’ ripugnante. Il costo di un film è una cosa. Capisci che un film costa una certa somma e ci si aspetta almeno di riavere indietro l’importo con qualcosa di più. Ma l’enfasi ora è sui numeri, i costi, il weekend di apertura, quanto ha guadagnato negli Stati Uniti, quanto ha guadagnato in Inghilterra, quanto ha guadagnato in Asia, quanto ha guadagnato nel mondo intero, quanti spettatori ha ottenuto”.
“Come regista e come persona che non può immaginare la vita senza il cinema, lo trovo sempre davvero offensivo. Ho sempre saputo che tali considerazioni non hanno posto al New York Film Festival, ed ecco la chiave anche in questo: non ci sono premi qui. Non devi competere. Devi solo amare il cinema qui”.
Gli ultimi due film di Martin Scorsese sono stati prodotti da Netflix e da Apple Tv+.

predica tanto il cinema ma ora si è rivolto allo streaming eh
bella precisazione finale