Cannes 2020: intervista di Fremaux a Repubblica

In una bella intervista di Arianna Finos per Repubblica a Thierry Fremaux, il delegato generale del festival fa il punto della situazione e annuncia per i primi giorni di giugno la sua selezione ufficiale.

“Con il presidente Pierre Lescure, non ci siamo visti andare dritti al 2021 e abbandonare coloro che contavano su di noi. La crisi sanitaria è drammatica, ma non dobbiamo perdere il ritorno alla vita […] Annunceremo una Selezione Ufficiale all’inizio di giugno per dire quali film abbiamo visto e ci sono piaciuti e per aiutarli a uscire in sala. Poi terremo un Mercato del Film Online per i professionisti dal 22 al 26 giugno”.

Giustamente la Finos ha chiesto a Fremaux, perchè insistere ad annunciare una selezione senza la possibilità di organizzare un festival: di solito quando un film non è pronto o non è selezionato, passa semplicemente al festival successivo.

“Ci ha commosso la fedeltà a Cannes, che si è espressa in modo forte e immediato: non importa cosa ci riserva il futuro, i cineasti e i produttori volevano che i loro film fossero visti da noi, come sempre in questo periodo dell’anno. […] È su loro richiesta che pubblicheremo quindi questa Selezione Ufficiale 2020, circa 50 titoli, per accompagnare i film che usciranno nelle sale entro primavera, e sostenere così l’esercizio e la distribuzione. Il marchio di Cannes deve essere utilizzato. Ma alcuni preferiscono aspettare fino al 2021”.

Sulla collaborazione con Venezia, Fremaux resta invece sul vago, mentre è prodigo di complimenti per Nanni Moretti, che sarà nella selezione ufficiale, come ormai avviene da moltissimo tempo: “Ho visto il film di Nanni Moretti molto presto quest’anno. Mi è piaciuto molto e l’ho subito invitato a Cannes. Nanni è un regista e un autore straordinario. È imprevedibile, il che è una grande qualità. […] Inoltre, è un grande omaggio al cinema italiano contemporaneo attraverso i suoi attori, tutti magnifici: Margherita Buy sostiene il film in modo formidabile, come Alba Rohrwacher e Riccardo Scamarcio.

Leggete l’intervista integrale qui.

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