La realtà supera la fantasia e con la Russia di Putin c’è poco da scherzare.
Morto Stalin se ne fa un altro, la commedia di Armando Iannucci ispirata alla fine del dittatore comunista nel 1953 e alle lotte di potere che ne seguirono è stato ufficialmente bandito in Russia.
Dopo un primo rinvio, per evitare di sovrapporsi al 75° anniversario della battaglia di Stalingrado, alla Volga Film, che aveva acquisito i diritti di distribuzione, è stato impedito di portare il film nelle sale.
Morto Stalin se ne fa un altro è l’adattamento di due graphic novel francesi di Fabien-Nury: è molto comico, ma anche altrettanto urticante e feroce nella descrizione del potere e delle sue deviazioni staliniane e post-staliniane.
Evidentemente non sono bastati gli ultimi 65 anni per rendere la Russia un paese sufficientemente maturo, da guardare in faccia la propria storia, senza censure.
