Niente è impossibile nel mondo di Ethan Hunt. Da campione di apnea a motociclista consumato, Tom Cruise si destreggia tra la femme fatale di turno ed imprese al limite, per un quinto capitolo al cardiopalma. L’ultima volta una parte del Cremlino era crollata ed un innocuo missile nucleare aveva scalfito la sommità di un noto grattacielo americano, ma non è tutto. La vera notizia riguarda l’eterna giovinezza del sempreverde protagonista.
Tom Cruise non porta più i Ray-ban ed il giubbotto di pelle di Top Gun, ma il tempo sembra essere stato clemente con lui. Il poster-boy di Scientology non ha perso la verve di una volta e, guardandolo in faccia, c’è solo qualche ruga a testimoniare l’andare degli anni. Merito di un ferreo esercizio fisico, diranno alcuni, anche se l’abitudine di essere lo stunt di se stesso potrebbe costargli l’osso del collo.
In ogni caso Ethan Hunt sopravvivrà, come ha dimostrato negli ultimi vent’anni di uno dei franchise più famosi della storia del cinema. Cambiano le location ed i villain, ma gli effetti speciali e gli inseguimenti rimangono la vera sostanza del film, attirando ancora oggi una larga fetta di appassionati e di pubblico. Si corre in moto, in macchina e a piedi, alternando le esplosioni alle immersioni in mezzo ai fischi dei proiettili. Una passeggiata domenicale al parco non potrebbe essere più rilassante.
Così ritroverete i vostri eroi alle prese con il super-cattivo di turno, in piena crisi di coscienza e per questo più letale di uno scorpione in mezzo al deserto, ma ad ogni veleno c’è un antidoto e, nel nostro caso, si chiama IMF. Luther e Benji sono i tecnici e William Brent (Jeremy Renner) è il burocrate che gestisce il gruppo, senza contare l’immancabile Ethan Hunt che contribuisce a tener fede al detto “squadra che vince non si cambia”. Le novità sono date da un’accennata love story ad alto tasso adrenalinico e da un po’ di sana ironia che già si era vista nel precedente Ghost Protocol, per il resto “niente di nuovo sul fronte occidentale”.
Però dal classico film d’azione si registra un sussulto nella sequenza all’Opera di Vienna, in cui L’uomo che sapeva troppo di Hitchcock fa capolino in una modernità che ama sempre i tratti vintage. Sul “Nessun Dorma” della Turandot si svolge una battaglia che unisce il suono ai colpi di arma da fuoco, capace di far brillare gli occhi anche ai neofiti del genere. Mission Impossible: Rogue Nation è un quinto capitolo adrenalinico e mozzafiato, in grado di elevarsi da un copione altrimenti già scritto.

