Era il 25 giugno 1982 e Blade Runner usciva nelle sale cinematografiche americane.
Nel suo primo weekend incassò 6 milioni di dollari, piazzandosi al secondo posto dietro il fenomeno E.T., in sala già da tre settimane e destinato a rimanerci per oltre un anno, diventando il più grande successo di sempre, fino a quel momento.
Blade Runner invece si fermò a 27 milioni, uscendo dalla top ten in sole cinque settimane, ma crescendo poi nel corso degli anni e delle riedizioni, sino a diventare forse il film simbolo degli anni ’80, visto e rivisto sulle vhs dell’epoca, quindi sui laser disc e poi oggetto di culto, capace di influenzare un’intera generazione di filmaker.
La lavorazione travagliatissima, le riscritture della sceneggiatura, i cambiamenti di montaggio effettuati dopo la prima disastrosa sneak preview e la volontà di Scott di riportare negli anni il film alla sua versione originaria sono anch’esse parte del mito, celebrato con l’uscita di un sontuoso cofanetto in dvd.
Le notizie di un imminente sequel del film, fanno il paio con le brutte recensioni di Prometheus, che ha aggiornato l’altro grande film di fantascienza di Scott, Alien.
Come sempre avviene in questi casi, il cinefilo nostalgico si emoziona all’idea di ritornare nel mondo abitato già una volta in modo così straordinario, ma poi si scontra con la realtà: quel mondo non è più bello come ce lo ricordavamo, la Hollywood di oggi è molto lontana dagli esperimenti e dalle libertà degli anni ’70 e dei primi anni ’80 ed i grandi registi sono ormai invecchiati e si sono adagiati sulla fama e sul successo, limitandosi a riciclare brutte idee altrui.
Qui potrete leggere la nostra recensione, per la versione definitiva di Blade Runner presentata alla Mostra di Venezia in occasione dei 25 anni, in una splendida copia digitale a 4K.
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