
Ecco “il mio personalissimo cartellino”, per la stagione 2008-2009:
- GRAN TORINO di C.Eastwood
- VINCERE di M.Bellocchio
- WALL-E di A.Stanton
- Valzer con Bashir di A.Folman
- Il curioso caso di Benjamin Button di D.Fincher
- Lasciami entrare di T.Alfredson
- Hunger di S.McQueen
- Man on wire di J.Marsh
- The wrestler di D.Aronofsky
- Frost/Nixon di R.Howard
- Two Lovers di J.Gray
- Paper Soldier di A.German jr.
- Teza di H.Gerima
- Revolutionary Road di S.Mendes
- The millionaire di D.Boyle
- Burn after reading di J. e E.Coen
- Be kind rewind di M.Gondry
- Ponyo sulla scogliera di H.Miyakazi
- La classe di L.Cantet
- Pranzo di ferragosto di G.Di Gregorio
L’ultimo Eastwood si impone senza incertezze, come l’esito definitivo di una riflessione sul ruolo dei padri, sull’inutilità violenza, sulla religione laica della tolleranza, cominciata molti anni fa: un film epocale, semplice eppure ricchissimo.
Poi il nuovo straordinario Bellocchio su una pagina rimossa della storia patria e il poetico cartone animato della Pixar.
Una menzione d’onore per il Valzer di Folman sulla strage di Sabra e Chatila e sulla necessità di ricordare quanto vorremmo rimuove, per lo struggente viaggio a ritroso di Benjamin Button e per i vampiri bambini di Alfredson nella Svezia bianchissima e terrificante degli anni ’80.
Nella scelta dei film ho cercato di inserire solo quelli effettivamente usciti nelle sale italiane nel periodo compreso tra agosto 2008 e luglio 2009, ma era necessaria qualche eccezione, per dar conto di alcuni film visti ai festival e mai distribuiti, che meritano senz’altro una riscoperta.
Hunger, opera prima di Steve McQueen, premiata a Cannes nel 2008, è un viaggio nel corpo dell’IRA e del suo leader Bobby Sands.
Man on wire è il racconto di un’impresa impossibile, di un uomo che sfida se stesso, verso l’infinito.
Chiudono la top ten il Leone d’oro The wrestler, con un Mickey Rourke monumentale e la riflessione sorprendente di Ron Howard sul potere ed i mass media.
E ora votate voi:
