Searching for Sugar Man

Searching for Sugar Man ***1/2

Sixto Rodriguez. Il nome non vi dice nulla.

E con buone ragioni. Perché il protagonista di questa storia straordinaria è un cantautore di Detroit, che incise solo due album nei primissimi anni ’70, per poi sparire nel nulla, avvolto dal mistero e da un leggendario suicidio sul palco.

Negli Stati Uniti nessuno si ricorda di lui, se non i produttori ed i talent scout che lo scoprirono nei bar della città dell’auto e lo spinsero ad incidere due dischi: Cold Fact nel 1970 ed il successivo Coming from Reality nel 1971.

Nonostante la stima sconfinata dei produttori della sua etichetta e le ottime recensioni, i due album furono un fiasco assoluto.

Rodriguez tornò quindi a fare il carpentiere ed il muratore, abbandonando la sua carriera musicale.

Ma il destino segue strani percorsi e mentre la sua musica rimaneva per lo più sconosciuta negli Stati Uniti ed in Europa, i suoi album conoscevano un successo clamoroso in Sud Africa, diventando nel corso degli anni ’70 un manifesto anti-apartheid.
Come ricorda uno dei tanti personaggi intervistati nel documentario, nella casa di ogni liberal sudafricano, non potevano mancare tra album in quegli anni, Abbey Road dei Beatles, Bridge over troubled water di Simon & Garfunkel e Cold Fact di Rodriguez.

E mentre la sua fama cresceva smisuratamente nel paese di Mandela, cominciarono a sorgere interrogativi su chi davvero fosse questo Rodriguez. Un giornalista ed un gioielliere appassionato di musica si misero sulle tracce del cantante, nonostante le scarsissime informazioni riportate sui dischi. Erano gli anni precedenti all’avvento di internet e le informazioni circolavano con una lentezza oggi incomprensibile.

Nel 1996, dopo la pubblicazione di un sito internet a lui dedicato, da parte dei due detective improvvisati, la figlia più grande di Rodriguez scoprì finalmente online una storia incredibile…

Il film dello svedese Malik Bendjelloul ricostruisce la ricerca di Rodriguez, con grande partecipazione emotiva e con spirito investigativo.

Searching for Sugar Man non è solo il racconto di una rinascita e di una riscoperta, ma anche una testimonianza di quanto sia effimero e imprevedibile il successo.

Così come per Inside Llewyn Davis dei fratelli Coen, anche qui siamo di fronte ad un artista che lotta per affermarsi e per far sentire la sua voce. Ma spesso non basta il talento per emergere, le strade del successo sono misteriose e bisogna essere anche capaci di afferrare lo spirito del tempo.

Nel rispetto delle intenzioni degli autori, non vi sveleremo la seconda parte del film, nè gli aggiornamenti successivi all’uscita del film, che hanno rivoluzionato completamente la vita di un uomo semplice come Sixto Rodriguez.

Vi basti sapere che Searching for Sugar Man è un capolavoro, giustamente premiato al Sundance ed agli Oscar, anche perché è una storia profondamente americana, che invita a credere nel sogno dei pionieri, il sogno della seconda opportunità.

Il film di Malik Bendjelloul è molto più di un ritratto d’artista, è la storia di un uomo semplice, costretto dalla vita ad abbandonare i propri sogni ed a rendere muta la propria voce, ma capace di insegnare ai figli che attraverso la verità e la bellezza dell’arte si possono abbattere le barriere culturali, economiche e sociali.

E non è un caso che le sue canzoni abbiano trovato ascolto in un paese dilaniato dalla segregazione e dall’odio razziale e di classe.

Imperdibile. Uno dei migliori film dell’anno.

Cold Fact

2 pensieri riguardo “Searching for Sugar Man”

E tu, cosa ne pensi?

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.