Box Office: Flight Risk in vetta in un weekend debolissimo negli USA, 10 giorni con i suoi primo in Italia

Box Office deprimente negli USA con il nuovo film di Mel Gibson Flight Risk primo con appena 11 milioni di dollari e un cinemascore C.

Complessivamente gli incassi sono stati pari a 63 milioni. Un disastro.

Una volta era marzo il mese più difficile per il box office americano. Adesso è il periodo che va dalla metà di gennaio alla metà di febbraio. Quello spazio una volta riempito dai film da Oscar è oggi angosciosamente vuoto.

Mufasa è secondo con 8 milioni e un totale di 220, mentre Sonic 3 con cui ha battagliato da Natale, con 5 milioni sale a 225.

Presence di Soderbergh apre con 3 milioni.

Oceania 2 aggiunge 4 milioni e si porta ad un passo dai 450 milioni.

Crolla Wolf Man del 72% on 3 milioni e un totale di appena 17. Non può essere un buon risultato neppure per gli standard Blumhouse.

A Complete Unknown incassa altri 2,8 milioni e si porta ad un totale di 62,6. The Brutalist sfrutta le dieci nominations e si può vedere in 1.180 cinema (con un aumento di 780): gli incassi salgono a 2 milioni, per un totale di 8,4. Davvero troppo poco per avere un impatto sul box office.

In Italia invece il botteghino continua a macinare ottimi risultati con la commedia 10 giorni con i suoi primo con 1,7 milioni di euro.

Io sono la fine del mondo e A Complete Unknown battagliano per il secondo posto con 1,3 milioni circa. Il film di Nunziante supera abbondantemente i 7,7 milioni di euro complessivi.

L’abbaglio con Ficarra e Picone e Servillo è quarto con 800.000 euro e quasi 2,5 milioni in due settimane.

Emilia Pérez è quinto con 2,2 milioni complessivi.

Diamanti scende al sesto ma supera i 15 milioni di euro. Un risultato francamente notevole.

Mufasa: Il re leone si conferma il maggior incasso della stagione con 21,7 milioni di euro. Superato Oceania 2 secondo con 21.

Chiudono la top ten il bellissimo Here con 1,4 milioni e Nosferatu di Eggers che sale a 5 milioni.

9 milioni complessivi l’incasso italiano in discesa dell’8% rispetto ad un anno fa. Rispetto a 5 anni il calo è più ampio (2 milioni in meno)

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