Cannes 2024. C’est pas moi

C’est pas moi **1/2

Piccolo lavoro godardiano per Leos Carax, che invitato da un museo parigino a realizzare un video per un’esposizione che poi non si è mai tenuta, ha realizzato questo autobiografico C’est pas moi, con i suoi film, quelli amati, i suoi tre cani, la musica classica e David Bowie e il ritorno di Mr. Merde, il personaggio di Denis Levant, suo sodale in tutta la sua carriera.

Il film è punteggiato da cartelli, scritte, correzioni, visioni notturne, in un montaggio che usa anche le immagini subliminali e ci gioca, con la solita consapevolezza postmoderna, che tutti conosciamo.

Ma quanto era incantevole Juliette Binoche Les Amants du PontNeuf?

Carax sembra qui segnare un punto, mettere un a capo, guardarsi indietro.

Solo alla fine l’animazione di una delle marionette già usate per Annette sulle note di Modern Love ci regala un momento di cinema vero assoluto.

Un piccolo regalo di Carax a Cannes e del festival a noi spettatori: quaranta minuti si provocazioni stimolanti, di immagini perdute e recuperate, di suggestioni e ipotesi.

Un piccolo viaggio nel suo cinema e nelle sue ossessioni di sempre, nei suoi personaggi e nella sua vita, con molti filtri e molte idee.

E tu, cosa ne pensi?

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