Puntualmente, almeno una volta l’anno, qualche executive di Hollywood pensa di aver trovato il modo di passare alla storia, dando il via libera al remake o al sequel di qualche capolavoro del passato.
Puntualmente, quello che ne rimane, alla fine, è un film inutile, se non proprio un flop colossale.
La Warner Bros. ha autorizzato Mel Gibson a riscrivere assieme a Bryan Bagby e a dirigere un remake di The Wild Bunch – Il mucchio selvaggio, il film del 1969 di Sam Peckinpah, uno dei western seminali della storia del cinema, un’elegia del vecchio west al tramonto, tra spirito cavalleresco, violenza e tradimento.
Nell’originale c’erano Wiliam Holden, Ernest Borgnine, Robert Ryan, Edmond O’Brien, Warren Oates, Jaime Sanchez e Ben Johnson.
A parte Gibson, che probabilmente si ritaglierà una parte anche davanti alla macchina da presa, non sono noti i nomi degli altri protagonisti.
Se la fascinazione per la violenza è elemento comune ai due registi, c’è tuttavia un abisso tra la stilizzazione asciutta e il romanticismo crepuscolare di Peckinpah e l’enfasi barocca e il grand guignol di Gibson.
Nel frattempo l’australiano sta lavorando ad un nuovo film sulla seconda guerra mondiale, intitolato Destroyer, che dovrebbe essere interpretato da Mark Wahlberg, sulla base di uno script firmato da Rosalind Ross, a partire dal romanzo di John Vukovitz. Le riprese dovrebbero cominciare in Australia, la prossima primavera
Inoltre l’attore dovrebbe interpretare accanto a Colin Farrell il nuovo film di Tommy Wirkola, intitolato War Pigs.
Agenda pienissima quindi per Gibson, che abbiamo appena visto a Venezia con il pregevole Dragged Across Concrete.
