Con un brevissimo comunicato stampa Daniel Day Lewis, impegnato sul set dell’ultimo film di Paul Thomas Anderson, Phantom Thread, ha annunciato di aver chiuso con la recitazione.
“Daniel Day-Lewis will no longer be working as an actor. He is immensely grateful to all of his collaborators and audiences over the many years. This is a private decision and neither he nor his representatives will make any further comment on this subject.”
L’attore inglese ha sempre lavorato scegliendo con grande accuratezza i suoi progetti, assentandosi dal set per lunghissimi periodi. La leggenda narra che ad un certo punto di fosse rifugiato in toscana, per imparare a confezionare scarpe.
Ad ogni modo questo non gli ha mai impedito di ritornare sul set per regalarci alcuni dei più grandi personaggi del cinema degli ultimi 30 anni. Dagli esordi in Il Bounty e Camera con vista, al sensazionale punk Johnny di My Beautiful Laudrette tratto da Kureishi, dal tetraplegico di Il mio piede sinistro, sino al Lincoln di Spielberg, passando per Nathaniel de L’ultimo dei Mohicani di Mann, Bill the Butcher di Gangs of New York, l’Avvocato Newland Archer de L’età dell’innocenza e il Petroliere di Anderson, il suo volto scavato e nervoso ha rappresentato l’ultimo grande rappresentante del ‘metodo’, nonostante abbia studiato le tecniche di Stanislavski all’Old Vic di Bristol e non all’Actor’s Studio.
Attendiamo con ancor più trepidazione il suo ultimo film, in uscita a Natale negli USA.
