A kind of blu: Ghostbusters collection

Spettrale, divertente e inatteso: il cult d’azione Ghostbusters è festeggiato da Sony Pictures a 30 anni dalla nascita del fenomeno spettrale che ha scombussolato il tassello comedy della settima arte.
Abbiamo ricevuto in redazione l’edizione Blu-ray da collezione contenente in un case amaray i dischi di Ghostbusters – Acchiappafantasmi e Ghostbusters 2; all’interno troviamo anche un booklet di 26 pagine ricco di immagini dal backstage e diari di produzione: la grafica è semplice, sfondo nero e piccoli caratteri in bianco e, se la vostra collezione home video è iniziata con le VHS, non potrete non aver notato la somiglianza del libretto alle sorprese trovate nelle videocassette dei primi anni ’90.

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Ghostbusters – Acchiappafantasmi ****

Ghostbusters era già entrato nel mondo dell’alta definizione nel 2009 con una edizione sempre edita Sony poco appagante sui dettagli, smorzata da mezzi toni rumorosi e neri poco opacizzati; la grana della pellicola non era stata intaccata ed era ben visibile su tutto il quadro, motivo per cui buona parte degli appassionati e delle critica di settore aveva varato il disco come fedele al girato originale attribuendo i relativi difetti ad incongruenze e mancanze ad una produzione datata 1983.
Tutti contenti e soddisfatti fino a quando Sony annuncia di rimettere mano alla celluloide di Ivan Reitman per realizzarne un master restaurato in 4K.
Il disco preso in esame deriva dall’ultima scansione dei negativi, sfoggiata qui in una poderosa codifica in full HD 1080p in AR 2.40:1. Ad una prima analisi si evince che i due trasferimenti, a distanza di 4 anni l’uno dall’altro ( l’edizione Mastered in 4K era già uscita nel 2013 oltreoceano), si scambiano pregi e difetti: il look filmico del Blu-ray 2009 vantava una grana pressante ed è un elemento che si perde nella versione aggiornata; rumore, puntinature e granelli appaiono meno incisivi e più soffici ma al contempo meglio mimetizzati con le textures. I dettagli al contrario sono resi più evidenti, taglienti con naturalezza e non per questo circondati dagli artefatti tipici delle tecniche di edge enhancement; la colorazione è più brillante: viva nelle tonalità bianche, verdi e viola e opportunamente scura e vibrante nelle oscurità della stressata New York.
Il catalogo audio propone la lingua inglese, italiana e spagnola in codifica lossless DTS HD Master 5.1; ceco, polacco, russo e ungherese in Dolby Digital 5.1. L’esperienza surround di Ghostbusters è superflua se si considera l’apporto dei retrocanali nelle scene più movimentate ( la prima cattura o l’incrocio dei flussi ad es.), decisamente migliore è invece il coinvolgimento della colonna sonora, un vero trademark firmato Elmet Bernstein (il regista infatti lo elogerà nei contenuti speciali) che a distanza di 30 anni è ancora indissolubilmente e magnificamente un tutt’uno con le sudicie scenografie.

I contenuti aggiuntivi durano approssimativamente 123 minuti e includono i seguenti documentari:
– Chi chiamerai? Una retrospettiva su Ghostbusters
– Tavola rotonda col regista Ivan Reitman e con Dan Aykrotd
– Video musicale “Ghostbusters”
– Galleria dei poster del film

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Ghostbusters II ***

Il Blu-ray Disc del secondo capitolo è anch’esso localizzato con codice regionale A-B e C, di fatto rendendolo un disco Region Free fruibile su tutti i lettori.
La traccia video adotta la codifica MPEG-4 AVC full HD 1080p con aspect ratio 2.40:1; le prime diversità le si avvertono col comparto audio: per l’italiano prevale il campionamento stereo (Dolby Digital 2.0 192 Kbps) e si perde il DTS HD Master 5.1 lossless affidandolo solo all’inglese . Il thailandese, russo e francese è codificato in Dolby Digital 5.1 lossy, il portoghese in mono; spagnolo, giapponese e tedesco in Dolby Surround 2.0.
La selezione audio non è forbita come quella ascoltata nel primo disco e purtroppo questo non è l’unico difetto di authoring da segnalare. I contenuti speciali scarseggiano  e la loro durata complessiva non supera i 28 minuti: una superficialità che avviene in termine di spazio pure sul booklet fotografico.

Qui sono elencati gli inediti:
– Il tempo non è che una finestra : Ghostbusters 2 e oltre
– Tavola rotonda con il regista Ivan Reitman e con Dan Aykroyd
– Scene eliminate
– Video musicale “On our own” di Bobby Brown

Il piatto forte della Ghostbusters Collection risiede nella cura riservata al trasferimento e restauro del source e, da questo punto di vista, entrambi i dischi Blu-ray si distinguono positivamente. La volontà di Sony Pictures nel distribuire sia audio che video in HD è encomiabile e tale compito è pienamente assolto con il Blu-ray Disc di Ghostbusters – Acchiappafantasmi, performante nel suono e nell’immagine, curioso e interessante nei contenuti speciali. Quel che affossa il giudizio complessivo della collezione è da imputare al disco di Ghostbusters 2 che, seppur forte sul versante video, mostra una certa incuranza per le codifiche audio non anglofone e per i contenuti aggiuntivi. Una inadempienza che stona parecchio nel catalogo Sony Home Video.

Ghostbusters Collection (voto complessivo) ***1/2

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