Era il 1993 quando apparve la prima edizione di quello che sarebbe diventato “Il Mereghetti”, il dizionario dei film.
La copertina era blu, piuttosto severa ed il prezzo poco accessibile, per le mie tasche squattrinate di uno studente onnivoro di cinema, da scoprire e da leggere.
Non era il primo esperimento italiano, Farinotti aveva preceduto tutti alla fine degli anni ’70, ma per agilità di consultazione e autorevolezza dei giudizi, nel corso degli anni, il dizionario si impose ben presto, diventando un appuntamento ineludibile per cinefili e semplici appassionati.
Erano gli anni dei film in prima visione e dei “bellissimi” in seconda serata, dei cicli di Claudio G.Fava, Vieri Razzini e delle notti “fuori orario” di Enrico Ghezzi. Erano gli anni dei videoregistratori ed una guida come il dizionario dei film era uno strumento indispensabile, per selezionare necessario e superfluo.
Una guida da criticare o nella quale trovare conferma, con le sue stellette ed i suoi giudizi stringati.
Molti si sono alternati in copertina, da Welles alla Monroe, da Cruise e Kidman a Sordi e Totò, fino a Mastroianni e la Ekberg nel 2011. La nuova edizione torna al blu ed ha in copertina Redford e Newman in Butch Cassidy.



L’ha ribloggato su unamalunae ha commentato:
Il ritorno che molti aspettavamo