A room with a view: Effetti collaterali

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What a gripping and disturbing thriller this is. […] Did Steven Soderbergh just finish on his masterpiece?”

In sei mesi di finestre aperte sulla critica cinematografica del Guardian, i film che meritano cinque stellette non riempiono le dita di una mano – e per questo, quando capita di trovarne uno non bisogna lasciarselo scappare.

Ragazzo prodigio del cinema indipendente con Sex, Lies and Videotape (1989), maestro dei blockbuster di qualità con la serie di Danny Ocean, Steven Soderbergh torna al thriller con risvolti medici (e farmacologici) dopo il recente Contagion, presentato a Venezia due anni or sono.

Bradshaw ne tesse le lodi incondizionatamente, definendolo uno dei più sottovalutati registi di Hollywood non solo per il talento nella messa in scena, ma anche per le brillanti qualità da direttore della fotografia: “As ever, he is his own cinematographer, ‘Peter Andrews’ […] he contrives some eerily powerful images, elegantly framed. The simplest scenes – a doctor’s office, a subway station, a bar – look like scenes from a nightmare.”

Poiché un ottimo film è innanzitutto un lavoro di squadra, il successo di Soderbergh deve molto ai grandi interpreti che gli danno vita sullo schermo, guidati dalla splendida Rooney Mara – che già avevamo apprezzato nel remake statunitense di Millenium: “She demonstrates a potent Hitchcockian combination: an ability to be scared and scary at the same time.”

Effetti collaterali uscirà nelle sale italiane questo weekend.

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