E’ morto Andrew Sarris. La voce dei Cahiers du Cinema negli Stati Uniti

Andrew Sarris, storico ed influente critico cinematografico del The Village Voice è morto ieri ad 83 anni.

E’ stato assieme a Mannie Farber, Pauline Kael ed a pochissimi altri, la voce più autorevole della critica cinematografica americana a partire dagli anni ’60.

Dopo aver passato un anno a Parigi, conoscendo Truffaut, Godard ed i giovani turchi dei Cahiers, Sarris fu la voce negli Stati Uniti della Teoria degli Autori di Andrè Bazin e dei suoi seguaci, riabilitando agli occhi del pubblico il lavoro di grandi registi americani classici, come Welles, Ford, Hawks e naturalmente Alfred Hitchcock, che sino ad allora era stato considerato solo un talento da botteghino.

La sua prima recensione per il Voice, fu scritta per difendere Psycho: “Hitchcock is the most daring avant-garde filmmaker in America today. Besides making previous horror films look like variations of ‘Pollyanna,’ ‘Psycho’ is overlaid with a richly symbolic commentary on the modern world as a public swamp in which human feelings and passions are flushed down the drain”. Assieme alla Kael fu il maggiore sostenitore dei giovani della New Hollywood, Coppola, Altman, Scorsese, ma la Teoria degli Autori li divideva profondamente.

La Kael la avversava in maniera aperta ed irridente, come dimostra la ormai storica e ridicola prefazione al Citizen Kane book, nella quale arrivò a sostenere che il vero autore del capolavoro di Orson Welles fosse l’oscuro co-sceneggiatore Herman Mankiewitz.

La rivalità tra i due critici divise anche i lettori, seguaci dell’uno o dell’altra. L’unica cosa su cui concordavano era l’importanza del cinema come arte, a cui occorreva dedicarsi con spirito analitico ed argomentativo.

Fondamentale il suo “The American Cinema: Directors and Directions 1929-1968”, Sarris non aveva timore di affermare di aver rivisto almeno una cinquantina di volte Via col vento.

Eppure su una rivista bohemiene come il Village Voice le sue critiche vennero all’inizio duramente attaccate dai lettori: ma la direzioen tenen duro, promuovendo Sarris come un critico controverso, ma autorevole.

Sarris fu inoltre film professor alla Columbia University’s School of the Arts, ma anche a Yale University, Juilliard eNew York University.

J. Hoberman, l’attuale critico del Voice è stato suo alunno.

Sanguigno e anticonvenzionale, scrisse che  2001: Odissea nello spazio funzionava meglio sotto l’effetto della marijuana, allora ne fumò un po’, si infilò ad una proiezione, descrivendola come un’esperienza del tutto differente e piacevole.

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