Intervistata da Silvia Bizio per La Repubblica, Penelope Cruz annuncia che interpreterà e sarà produttrice del nuovo film di Sergio Castellitto, tratto dal romanzo venuto al mondo di Margaret Mazzantini.
Si ricompone quindi il trio di Non ti muovere, che certo aveva segnato una svolta nella carriera, allora un po’ appannata della Cruz.
Il libro, premio Campiello 2009, alterna il presente a flashback nella tragica guerra in Bosnia ripercorrendo il viaggio di una madre, Gemma (il personaggio della Cruz) con il figlio adolescente Pietro nella Jugoslavia di oggi per aiutarlo a scoprire le sue origini.
Sergio e Margaret, con cui siamo rimasti molto amici dopo Non ti muovere, mi hanno mandato la versione spagnola del nuovo libro e io l’ho letto tutto di un fiato, incantata. Ho subito pensato di dover fare questo film: devo raccontare questa storia al mondo. Non mi capita spesso.
È un libro che fa davvero sentire e annusare la guerra. In genere non mi piacciono le storie di guerra perché la violenza non sembra mai abbastanza reale, mentre qui fa davvero male, ti fa sentire la paura e la disperazione, come se ci stessi dentro. Ho capito di più sulla guerra con Venuto al mondo che con qualunque altro libro io abbia letto. Quando Margaret racconta della bambina che perde le gambe in un attentato e di conseguenza anche le scarpe con la suola luminosa… e la scarpa è lì a terra, è un’immagine che spezza il cuore. È una delle cose più belle che io abbia mai letto. Sento che come attrice recitare Gemma sarà una delle opportunità più importanti della mia vita. Già il ruolo di Italia nell’altro film di Castellitto mi aveva segnata. Dissi a Sergio che, pur di avere la parte, avrei imparato l’italiano, e ancora oggi Italia rimane una delle tre esperienze principali nella mia vita di attrice.


