Dopo il mese di gennaio, dedicato ai 50 anni de La dolce vita, febbraio non poteva che colorarsi delle immagini e delle locandine dell’altro grande film del 1960: L’avventura di Michelangelo Antonioni.
L’abbiamo rivisto lo scorso maggio a Cannes, in una serata di gala dedicata al cinema italiano, in tutto il suo straordinario splendore ed in tutta la sua modernità.
E nonostante Antonioni fosse lontano per cultura origini e formazione da Fellini, c’è un’evidente similitudine che lega i due film, capaci di riflettere tutta la vacuità di un Italia nuova, superficiale, che dietro al boom economico nascondeva delusioni e tradimenti.
Se ne avete l’opportunità riguardate o riscoprite L’avventura: ne vale la pena.

