Entrati nella seconda settimana della Mostra ecco la nostra prima classifica a caldo dei film del concorso.
Il film di Ben Hania sul conflitto a Gaza si prende la testa. Troppo distante dagli altri per urgenza narrativa e forza emotiva.
Alle sue spalle l’ultimo spiazzante, definitivo film di Franco Maresco e Silent Friend di Enyedi, un film che cresce nel tempo, grazie al suo fascino misterioso e alla curiosità intellettuale che continuamente stimola.
Quindi il gruppo dei film “ben fatti”: Park, Ozon, Sorrentino, Bigelow, vicini tra di loro.
Subito dietro Lanthimos, Del Toro, Donzelli e Jarmusch, in un festival di buoni valori medi.
In coda staccatissimi Fastvold e Baumbach, autori di due film che richiedono un’adesione fideistica ai “divi” che ritraggono, lontanissimi dallo spirito di Stanze.
Tra le interpretazioni da ricordare, oltre al nostro Toni Servillo, a Benjamin Voisin ne Lo straniero e alla coppia Stone-Plemons di Bugonia, Valeria Bruni Tedeschi in Duse, il truccatissimo Jacob Elordi di Frankenstein e la coppia di Smashing Machine Johnson-Blunt, decisamente sorprendente.
Di seguito la nostra classifica e i link alle recensioni pubblicate:
- The voice of Hind Rajab
- Silent Friend
- Un film fatto per Bene
- No Other Choice
- L’étranger
- La grazia
- A House of Dynamite
- Father Mother Sister Brother
- Bugonia
- Frankenstein
- À pied d’œuvre
- The Smashing Machine
- Duse
- Girl
- Sotto le nuvole
- Orphan
- Le mage du Kremlin
- The Sun Rises on Us All
- Elisa
- Jay Kelly
- The Testament of Ann Lee

Utile classifica!