Per quasi un ventennio l’inglese Christopher Nolan è stato un autore simbolo della Warner Bros, parte integrante della sua storia e capace di vivificare anche la sua derelitta divisione DC, salvo poi farsi da parte dopo aver identificato in Zack Snyder il suo successore.
La rottura è avvenuta con Tenet, in pieno Covid, quando la Warner ha accorciato o addirittura annullato le finestre di uscita dei suoi film per oltre un anno, lanciandoli contemporaneamente su piattaforma.
Per un regista che ha fatto dell’esperienza in sala, del recupero della pellicola e dei grandi formati analogici in IMAX un punto imprescindibile della sua estetica, l’affronto era intollerabile.
Ha così portato Oppenheimer alla Universal che è stata ben contenta di distribuire quello che si è rivelato un campione d’incassi strabiliante e il film che ha regalato 7 premi Oscar al suo regista.
I rapporti con la Warner sono rimasti discreti e la campagna Barbeheimer ne è stato un segno. Ma la ferita resta e così Nolan ha deciso di rimanere alla Universal anche per il suo prossimo film, il tredicesimo della sua carriera, che dovrebbe uscire il 17 luglio 2026.
I dettagli sulla trama sono segretissimi come al solito anche se pare si tratti di una storia padre/figlio con Matt Damon come possibile protagonista. Le riprese potrebbero cominciare all’inizio del 2025.
