The Surfer **
Nuovo capitolo camp nella carriera di Nicolas Cage questo The Surfer è un B-movie tutto ambientato a margini della spiaggia australiana di Luna Bay.
Qui è nato il maturo Surfer del titolo: dopo la morte del padre, con la madre si è trasferito in California. Il suo sogno ora è di ricomprare la casa appartenuta alla sua famiglia, ma l’offerta che ha fatto rischia di essere superata da un altro acquirente interessato.
Quando arriva a Luna Bay sulla sua Lexus per portarci il figlio adolescente, si accorge che la spiaggia è in mano ad un gruppo di surfer locali, guidati da un guru della consulenza aziendale, Scott Callahan, che impediscono a chiunque altro di cavalcare le onde.
La polizia è collusa con i Bay Boys e tutto congiura contro il surfer che ha un unico alleato, il padre di un ragazzo scomparso misteriosamente, dopo aver vinto il concorso locale di surf.
Pian piano il surfer perde ogni contatto con la sua realtà: i Bay Boys gli rubano la tavola, poi l’auto, quindi la giacca e i mocassini, infine il telefono con tutti i suoi soldi si scarica e anche l’orologio regalatogli dal padre serve come pegno per ottenere un caffé. Giorno dopo giorno, impossibilitato ad abbandonare Luna Bay, il surfer scende abissi di degrado fino a trasformarsi in un hobo disperato.
Il film di Lorcan Finnegan è un altro dei divertissement di genere, con cui Cage ha riempito gli ultimi dieci anni della sua carriera, costruito su misura per lui, per le sue espressioni stralunate, i suoi sorrisi diseguali, la sua fisicità allampanata.
La fotografia assolata asseconda le allucinazioni del protagonista, le onde rimangono sempre lontane per il surfer costretto a non superare il parcheggio, le angherie che subisce sembrerebbero preludere alla più terribile delle vendette, solo che questa non arriva mai e il film prende una strada diversa, con twist nel prefinale che cambia le prospettive anche morali.
Il lavoro di Finnegan resta tuttavia un lungometraggio di pura confezione, uno showcase per il suo protagonista, sufficientemente originale per ambientazione e motivazioni, da attirare l’attenzione dei fans.
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