Informatissimo articolo di Variety sul prossimo Festival di Cannes che si annuncia povero dei film delle major, che tra covid e scioperi hanno svuotato i loro arsenali.
Fremaux è stato più volte a Los Angeles e ci tornerà per gli Oscar, a l’unico grande film dovrebbe essere Mad Max: Furiosa che esce il 22 maggio ed è perfetto per Cannes dove già debuttò in una proiezione memorabile Fury Road.
Si parla molto di Megalopolis di Francis Coppola con Adam Driver, che il regista si è prodotto da solo e che potrebbe segnare il ritorno in concorso a distanza di 45 anni da Apocalypse Now.
Siccome Cannes resta un club chiuso in cui una volta entrati si rimane iscritti a vita, si parla molto insistentemente di Jacques Audiard e del suo musical Emilia Perez con Zoe Saldana e Selena Gomez, dell’adattamento firmato da Pawlikowski del romanzo di Carrere Limonov, diretto da Kirill Serebrennikov con Ben Whishaw protagonista, del nuovo film che il danese Ali Abbasi ha dedicato a Donald Trump, intitolato The Apprentice con Sebastian Stan e Jeremy Strong; del nuovo film del nostro Paolo Sorrentino con Gary Oldman, girato a Napoli.
Ottime chances per The Shrouds di David Cronenberg con Vincent Cassel and Diane Kruger, per Hallow Road di Babak Anvari con Rosamund Pikee Matthew Rhys, per la rilettura di Audrey Diwan del classico erotico Emmanuelle con Noemie Merlant e Noemie Watts e per il nuovo film di Gilles Lellouche L’Amour Ouf con Adele Exarchopoulos e Francois Civil.
Più dubbi invece rimangono su Queer di Luca Guadagnino con Daniel Craig e sul nuovo misterioso film di Yorgos Lanthimos Kinds of Kindness, scritto con Filippou e ancora interpretato da Emma Stone e Willem Dafoe, in 4 episodi e su Bird di Andrea Arnold con Barry Keoghan e Franz Rogowski.
Tanto cinema europeo e tanti lavori di dimensione internazionale, com’era prevedibile. Con Hollywood in crisi di idee e di prodotto, attori e talenti si affidano alla creatività di produzioni indipendenti.
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