Kathryn Bigelow non ha smesso di fare i conti con il buco nero della Storia Americana del XXI secolo.
Dopo il premio Oscar per The hurt locker e le polemiche infinite per il capolavoro Zero Dark Thirty, assieme al compagno sceneggiatore Marc Boal torna per la terzo volta a raccontare la War on Terror, con la storia del soldato Bowe Bergdahl.
La sua storia è molto simile a quella raccontata dalla serie Homeland, con simmetrie inquietanti.
Catturato dai Talebani e tenuto prigioniero per cinque anni il soldato Bowe Bergdahl è stato liberato un paio di settimane fa in uno scambio di prigionieri.
La destra conservatrice ha gridato allo scandalo ed ha messo in discussione la fedeltà di Bergdahl.
Boal e la Bigelow hanno seguito la storia sin dall’inizio.
Il film sarà prodotto da Megan Ellison con la sua nuova compagnia, Page One.
Nel frattempo un progetto rivale targato Fox sembra essere in fase di sviluppo, con Todd Field incaricato di adattare un articolo del Rolling Stone su Bergdahl.

