Siamo riusciti a non parlarne per tre anni. E’ un prodotto che non ci interessa, non ci incuriosisce e che ci è sempre apparso un fenomeno così effimero da non meritare un discorso critico.
Ma è un lunedì avaro di notizie e ci è caduto l’occhio sul nuovo “attesissimo” trailer, appena pubblicato.
Dopo i primi tre episodi, diretti da onesti mestieranti come la Hardwick, Weitz e Slade, per il doppio capitolo finale è stato chiamato nientemeno che Bill Condon (Demoni e Dei, Kinsey, Dreamgirls), premio Oscar per la sceneggiatura di Chicago.
Pur senza attenderci nulla di particolarmente innovativo, in una serie pensata per massimizzare gli incassi, evitando di deludere o anche solo confondere le semplici aspettative del suo specifico pubblico di riferimento, abbiamo dato un’occhiata a questo primo trailer e ve lo proponiamo.
Non saprei dirvi se è il più brutto dell’anno o del decennio, ma certamente uno dei peggiori mai pubblicati su questo piccolo sito: recitazione al grado zero, sviluppi narrativi prevedibilissimi, incapacità di creare una qualunque aspettativa positiva in un pubblico, che non sia quello degli adepti.
Dategli un’occhiata, due minuti mal spesi, certamente, ma ogni tanto bisogna farsi un’idea anche di quello che vede il grande pubblico. Si tratta evidentemente di un fenomeno, per quanto transitorio e inconsistente, capace di trasformare la Summit Entertainement, che lo produce, una piccola major e di lanciare la carriera di Kristen Stewart e Robert Pattinson.
In sala dal 18 novembre prossimo: scommettete che il Festival di Roma ci farà la solita anteprima?
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