Francis Coppola ha proiettato per la prima volta il suo Megalopolis ai distributori americani

Ieri sera all’Universal CityWalk IMAX Theater di Hollywood, Francis Coppola ha proiettato il suo attesissimo Megalopolis per la prima ad un nutrito gruppo di distributori americani, al cast e ai suoi più stretti collaboratori e amici, per capire chi vorrà distribuirlo nelle sale.

Tra i distributori erano presenti Tom Rothman (Sony), Ted Sarandos (Netflix), Pam Abdy (Warner), Mary Parent (Legendary), Matt Greenstein, David Greenbaum (Searchlight), Donna Langley (Universal), Courtenay Valenti (Warner Bros), Daria Cercek (United Artists), Marc Weinstock (Paramount) e Michael Barker (Sony Pictures Classics).

Il film è stato interamente autoprodotto dal regista nato a Detroit, grazie ai fondi ottenuti dalla vendita di parte del suo impero vinicolo nella Napa Valley.

Dura 2 ore e 13 minuti e racconta come la distruzione di una metropoli simile a New York dopo un incidente abbia determinato visioni contrastanti del futuro. Da un lato c’è l’architetto ambizioso e idealista Cesar (Adam Driver). Dall’altro c’è il suo nemico giurato, il sindaco della città Frank Cicero (Giancarlo Esposito). Il dibattito tra di loro è se abbracciare il futuro e costruire un’utopia con materiali rinnovabili, oppure adottare una strategia di ricostruzione normale, piena di corruzione e intermediazione di potere. Nel mezzo delle loro lotte c’è la figlia mondana del sindaco Julia (Nathalie Emmanuel), una giovane donna irrequieta cresciuta attorno al potere e alla ricerca di un significato nella sua vita.

Erano presenti Angelica Huston, Nicolas Cage, Andy Garcia, Spike Jonze, Al Pacino, Jon Favreau, Colleen Camp, Roger Corman, Darren Aronofsky, Cailee Spaeny e gli attori Shia LaBeouf e Talia Shire.

Coppola ha accompagnato la proiezione con una lettera:

“Cari amici,

Come ho già detto una volta: ‘Io credo nell’America’.

Se potessi lasciarvi con un pensiero dopo aver visto il mio nuovo film, sarebbe questo: i nostri fondatori hanno preso in prestito una Costituzione, una Legge Romana e un Senato per il loro governo rivoluzionario senza un re, quindi la Storia americana non avrebbe potuto avere un posto nè il successo che ha avuto, senza che l’apprendimento classico la guidasse”.

Coppola ha chiarito che non ci sono ancora strategie distributive nè scelte su dove fare debuttare il suo film e che verranno condivise interamente con chi acquisirà i diritti.

Attendiamo aggiornamenti…

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