Addio a Peter Falk

Peter Falk è morto ad 83 anni.

Negli ultimi tempi l’Alzheimer aveva reso confusa la vita di uno dei più straordinari caratteristi americani.

Nato a New York, da una famiglia per metà polacco-ungherese e per metà russa, si era imposto in tv, grazie alle serie Alfred Hitchcock presenta, Il Dottor Kildare, Ai confini della realtà, Gli intoccabili.

Nel 1961 gira Angeli con la pistola per Frank Capra, a fianco di Glen Ford e Bette Davis, quindi una serie di altri piccoli ruoli da comprimario, sino al successo inaspettato dell’Ispettore Colombo (Columbo), che dopo un primo episodio lungo nel 1968, si impone a partire dal pilota del 1971, diretto da Steven Spielberg, come una serie poliziesca innovativa, senza azione, senza sangue, senza pistole, capace di ribaltare i meccanismi della suspense. Il canovaccio era sempre lo stesso, con il delitto mostrato in apertura, spesso frutto della necessità e del caso. I criminali improvvisati cercavano sempre di mettere in scena un delitto perfetto. Quindi, con l’entrata in scena dello sgualcito ispettore dell’omicidi di Los Angeles, le certezze cominciavano pian piano a sgretolarsi.

Prima sottovalutato, quindi temuto, l’ispettore Colombo è stato una pietra miliare della carriera di Peter Falk, che l’ha reso popolare presso il grande pubblico, consentendogli una carriera cinematografica fatta di scelte oculate, quasi tutta passata a fianco di John Cassavetes, all’insegna di un cinema davvero indipendente, di personaggi, improvvisazione e naturalezza: Mariti, Una moglie, La sera della prima, Il grande imbroglio i film girati assieme.

Ma Falk era anche un notevole talento comico: gustose e riuscite risultano le sue interpretazioni in Invito a cena con delitto, Una strana coppia di suoceri, Mickey e Nicky.

La consacrazione definitiva viene infine con Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders, film epocale, che segna gli anni ’80 anche grazie al sorriso benevolo di Peter Falk: la straordinaria e impressionante forza del cinema lo ha reso eterno. Almeno sino a quando la memoria dello spettatore affezionato lo andrà a ricercare, ancora una volta…

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