18 anni dopo il primo numero del 1993, Duellanti cambia direttore. A Gianni Canova succede il giovane Marco Toscano, che si presenta con un editoriale bellissimo, netto, senza mezze misure.
Un editoriale che traccia una linea e difende il solco. Lo riportiamo, anche qui, quasi integralmente, non solo perchè siamo affezionati lettori di una rivista scritta con il cuore, ma anche perchè lo condividiamo senza se e senza ma.
In bocca al lupo al nuovo direttore, lo seguiremo da vicino.
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(da Casinò di Martin Scorsese)
Amiamo Eastwood e Scorsese. Bellocchio e Sorrentino. I Coen e Michael Mann. E Cronenberg, Nolan, Miyazaki, Lynch. Ma questo lo sapete già. Perché in fondo siamo gli stessi di prima. O forse no. Non del tutto.
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Questo giornale è di chi lo scrive e di chi lo pubblica, ma soprattutto di chi lo legge. Vorremmo che sfogliandolo ci si perdesse, come nei veri capolavori. Quello che non ci piace è l’omologazione, il pensiero unico, il cerchiobottismo, la cialtroneria, la cortigianeria. La brutta televisione. La politica odierna.
A volte siamo complicati, non per snobismo e autoreferenzialità, ma perché non sempre la semplificazione a tutti i costi può essere la via migliore per riflettere e comprendere.
La nostra logica è inclusiva e mai esclusiva. Non aut aut, ma et et. Lo dimostra l’ambizione di far coesistere una funzione più divulgativa con un approccio maggiormente teorico, la superficie con la profondità.
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Quando si cambia, qualcosa si perde e qualcosa si acquista. Sarà così anche stavolta. Abbiamo appreso da coloro che ci hanno preceduto, e continueremo a imparare. Quello che non potrà mutare è la natura fieramente indipendente, lo sguardo non riconciliato sul cinema e sulla realtà. Non si può parlare dell’uno senza ritrovarlo nell’altra.
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L’elenco dei “buoni” non mi piace, non per i nomi che dice, ma per il concetto in sé. E mi pare che contrasti con quello che si dice dopo. Per il resto, in bocca al lupo al ragazzo…
A me invece piace molto. Alla faccia del soggettivismo imperante. L’importante è sapersele costruire su buone basi le opinioni.
Permettetemi di elogiare un “ragazzo” se così si può chiamare con un escursus che per i suoi 25 anni credo sia non da poco.
I nostri auguri ad una persona sempre sincera, distante dal marcio e dall’apparire, professionale e grande amante del suo lavoro!!!
Ci darà grandi soddisfazioni, vedrete!