Il nuovo adattamento del classico di Stephen King, IT, già oggetto di una miniserie di culto nel 1990, incassa ben 123 milioni di dollari nel suo primo weekend, superando ogni più rosea aspettativa e previsione e ridando fiato ad un box office americano, travolto dalla peggiore estate degli ultimi vent’anni.
E’ il miglior debutto di sempre per un film uscito a settembre e il secondo per un film R Rated, dopo Deadpool.
Long story, short, direbbero negli States: un buon film, di grande appeal ed il pubblico è ritornato immediatamente ad affollare le sale. Non ci vuole un analista particolarmente raffinato, per comprendere che la crisi d’agosto era stata originata da una serie di film sbagliati o improbabili.
Andres Muschietti (La madre), che ha sostituito in corsa Cary Fukunaga, si starà fregando le mani. Il budget di 35 milioni di dollari è stato già ampiamente ripagato.
La New Line/WB ha ordinato subito la seconda parte.
Al secondo posto Home Again, una commedia con Reese Whiterspoon, molto, molto distante con 9 milioni di dollari. Le nuove entrate finiscono qui.
Wind River continua nel frattempo ad aumentare le sale, con un incasso complessivo che è ormai arrivato a 25 milioni. Esattamente come Logan Lucky, che pur partito male ha saputo tenere il passo discretamente.
In Italia invece è ancora in testa Cattivissimo me 3, con 3,6 milioni di euro, vicinissimo ai 15 milioni complessivi, seguito da Dunkirk, che in dieci giorni di programmazione ha incassato 6 milioni di euro. 3 nel primo weekend e 3 la settimana successiva.
Terzo posto per Baby Driver di Edgar Wright con 843.000 euro.
Come è ormai d’abitudine per i miopi distributori italiani, da Venezia è arrivato in sala un solo film, Il colore nascosto delle cose di Soldini, sesto con circa 440.000 euro.