Il Grand Prix della Federazione Internazionale dei Critici Cinematografici ha premiato il capolavoro di Terrence Malick, già vincitore della Palma d’oro a Cannes.
Giunto alla tredicesima edizione il Grand Prix è votato da una giuria di oltre 200 critici internazionali.
The Tree of Life succede a The Ghost Writer – L’uomo nell’ombra di Roman Polanski, che si era aggiudicato il premio l’anno scorso.
Terrence Malick wrote that he is honored and wishes he could thank our colleagues in person. “It is uplifting to discover such generous hearts out there, encouraging me and those who work with me”.
Il premio verrà consegnato durante il festival di San Sebastian, come da tradizione. Curiosamente Badlands-La rabbia giovane, il primo film di Malick, si era aggiudicato il primo premio del festival nel 1974.
La scelta è accompagnata da un saggio di Adrian Martin, che si apre con una citazione di Andrè Bazin, il critico che ha rivoluzionato il cinema del dopoguerra:
Cinema cannot escape its essence. It can achieve the eternal only by unreservedly searching for it in the exactitude of the instant. (André Bazin, April 15, 1944)